Con notizia pubblicata sul proprio sito internet in data 7 aprile 2022 il MISE informa della partenza dell'iter parlamentare del DDL sul codice della proprietà industriale.
Si tratta di un intervento organico di tutela che punta a rafforzare la competitività tecnologica e digitale delle imprese e dei centri di ricerca nazionali facilitando e valorizzando la conoscenza, l’uso e la diffusione del sistema di protezione di brevetti al fine di incentivare gli investimenti e il trasferimento tecnologico delle invenzioni dal mondo della ricerca a quello produttivo.
Nel disegno di legge di revisione del Codice di proprietà industriale, approvato ieri al Consiglio dei ministri, che si inquadra all’interno del Piano strategico di riforma del sistema della proprietà industriale definito dal ministro Giancarlo Giorgetti, sono stati anche destinati 30 milioni di euro dal PNRR.
"Con l’approvazione di questo provvedimento si raggiunge un’altra importante tappa dell’azione del Governo e del Mise per promuovere la cultura dell’innovazione e degli strumenti a difesa dei diritti di proprietà industriale che, attraverso la protezione delle idee e delle invenzioni, assicurano alle imprese del made in Italy un importante vantaggio competitivo sui mercati", dichiara il ministro Giorgetti.
Con questi interventi l’Italia è stata infatti tra i paesi europei all'avanguardia nel rispondere all’impulso della Commissione europea formulato con il Piano d’azione sulla proprietà intellettuale per sostenere la ripresa e la resilienza.
Come specificato dallo stesso comunicato del MISE, tra le novità introdotte con la revisione del Codice:
- una maggiore semplificazione e digitalizzazione nelle procedure amministrative dinanzi all'Uibm,
- la protezione temporanea di disegni e modelli nell'ambito delle fiere,
- la possibilità di posticipare il pagamento delle tasse brevettuali riconoscendo la protezione fin dalla data di presentazione della domanda, il rafforzamento del controllo preventivo sulle domande di brevetto utili per la difesa dello Stato
- nonché un rafforzamento della tutela delle indicazioni geografiche e denominazioni di origine dei prodotti rispetto a fenomeni imitativi.